SABATO 5 DICEMBRE 2020

La FONDAZIONE PINO PASCALI partecipa alla

GIORNATA DEL CONTEMPORANEO promossa da

AMACI – ASSOCIAZIONE DEI MUSEI D’ARTE CONTEMPORANEA ITALIANI

Maia Marinelli è l’artista scelta dalla Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare nell’ambito della sedicesima edizione della manifestazione

#giornatadelcontemporaneo

 

Occupy North di Maia Marinelli

Inaugurazione virtuale su FB, Instagram e www.museopinopascali.it alle ore 11

La Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare partecipa alla sedicesima Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI. Nella giornata di sabato 5 dicembre 2020la Fondazione Pino Pascali pubblicherà sul proprio sito web, sui canali social Facebook e Instagram, il video Meditation part IIdell’artista Maia Marinelli. L’opera inaugura il nuovo format Artecology della Fondazione Pino Pascali e analizza le intersezioni tra arte e ambiente nella ricerca artistica contemporanea avrebbe dovuto essere esposta al Museo nell’ambito di una mostra personale dell’artista nella project room. In seguito al dpcm del 6 novembre la direzione del Museo ha deciso insieme all’artista di proseguire nel progetto in modalità open source. Un’anteprima in attesa di poter fruire l’intero progetto espositivo in tempi migliori.

“L’ecologia, come tutti sappiamo, è oggi un tema fortemente sentito. Non si tratta soltanto di tornare a riflettere attraverso il linguaggio dell’arte sulla relazione Vita e Natura, tema già ampiamente indagato, ma di compiere adeguate connessioni tra le informazioni provenienti dagli svariati campi della conoscenza e dell’esperienza al fine di sviluppare una più consapevole coscienza del mondo e della vita” spiega la direttrice del Museo Pascali Rosalba Branà.

Meditation part. II è il racconto di una serie di azioni sviluppate dalla Marinelli nel Circolo Polare Artico, nell’ambito di The Arctic Circle Residency, in una spedizione che ha coinvolto artisti, scienziati e menti creative. Il video fa parte del più ampio progetto Occupy North, una azione provocatoria e politica ispirata alle controversie per l’appropriazione delle terre artiche, territorio UN, realizzata nel 2015.

 

“Navigare nel cuore dell’Artico”, spiega l’artista, “è un’esperienza che mi ha cambiato la vita. Sono stata rapita dalla bellezza dell’ecosistema artico, dalla sua onestà, dalla sua violenza, oltre qualsiasi tipo di intellettualizzazione, inesorabilmente vivo e al contempo cosi vulnerabile. La tundra si congela e sopravvive all’inverno, eppure, basta un solo passo umano a danneggiare il lichene per anni.
Le renne polari mangiano il lichene durante l’estate, sopravvivono tutto l’inverno eppure, basta che un turista si avvicini troppo velocemente, per farle morire d’infarto.
Gli uccelli mangiano i cuccioli di foca nascosti nelle tane di neve. I cuccioli di foca per sopravvivere, hanno bisogno di una neve spessa. Gli orsi polari sono dei cacciatori infallibili, con artigli affilati come rasoi eppure, la mancanza di ghiaccio gli rende vulnerabili, affogano e non riescono a nutrire i loro cuccioli. Le acque dell’Artico sono nere e fredde ma piene di vita, ad oggi infestate costantemente dalla plastica di tutto il mondo che, spinta dalle correnti, ne ingolfa le baie e le spiagge.
In questa plastica abbiamo trovato una foca intrappolata in una cima, probabilmente lasciata in mare da un peschereccio. La cima le aveva tagliato il collo. Quella povera bestia era sopravvissuta all’inverno, agli uccelli che volevano distruggere la sua tana ed agli orsi polari, ma è stato un volgarissimo pezzo di plastica ad ucciderla.

Meditation Part II – The Arctic Circle Residency from Maia Anthea Marinelli on Vimeo.

Questo equilibrio fra forza e vulnerabilità rende l’Artico di una bellezza onnipotente.
Una bellezza e forza che semplicemente Sono.
Una bellezza e forza che non hanno bisogno di mettersi in mostra.
Ti entrano dentro e ti spacca dall’interno come il ghiaccio”.

 

L’artista Maia Marinelli ha conseguito un MFA presso il programma interattivo di telecomunicazioni della NYU a New York e ha ricevuto un BFA in scenografia teatrale e cinematografica presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Il suo lavoro è stato presentato nell’ambito di Sculpture by the SEA,The Arctic CircleResidency, il LACMA, il Museo d’arte Contemporanea di Genova, la British Columbia University di Vancouver, il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, la Biennale dei giovani artisti del Mediterraneo, tra gli altri. È attivista e fotogiornalista, ha lavorato con le riviste Colors Magazine International, Journal of Visual Anthology e Diario.

Fondazione Pino Pascali

Via Parco del Lauro 119, Polignano a Mare

5 dicembre 2020. Inaugurazione virtuale alle 11 su

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Giornata del Contemporaneo 2020