Il Premio Pino Pascali 2014, XVII edizione, è stato assegnato all’artista Fabrizio Plessi.

La Commissione composta dai critici Marco Senaldi e Marco Tonelli e dalla direttrice Rosalba Branà ha così motivato la scelta:

Fabrizio Plessi, uno dei primi sperimentatori della video art in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta e da sempre protagonista sulla scena internazionale come ideatore di coinvolgenti e spettacolari videosculture e videoinstallazioni ambientali, non ha mai nascosto il suo debito di formazione verso l’opera di Pino Pascali e l’elemento dell’acqua, che in Plessi è diventato un suo segno distintivo. Il Premio Pascali giunge come coronamento ad una lunga carriera costellata di successi internazionali.

In omaggio all’immaginario pascaliano, Fabrizio Plessi ha realizzato per il Museo due maestose installazioni-video nelle quali l’elemento Acqua è metafora di purificazione, vita, morte, rinascita.
L’ambiente centrale del Museo è stato attraversato da fiumi virtuali sul pavimento e in esposizione verticale grandi ‘cascate’, omaggio esplicito a due opere di Pino Pascali, le Confluenze e le Cascate. L’energia impalpabile scaturita dai 40 monitor, il suono, l’inafferrabilità della luce e dei colori dell’acqua hanno reso le installazioni site-specific un’esperienza sensoriale, visiva e sonora, di forte impatto emotivo.

“Amo le onde – dichiara Plessi – che spazzano via le secche del nostro quotidiano e della sua banalità. Non si può vivere non creando onde, bisogna sempre agitare le acque”.

Moderno alchimista, riesce a far convivere materiali quali il carbone, il legno, il ferro, la paglia, il marmo, con l’alta tecnologia creando quello che l’artista definisce il “cangiante elettronico”. La tecnologia non è il fine ultimo, diviene strumento espressivo e poetico, l’elettronica e il virtuale sono linguaggi caldi e umani. Appositamente per Plessi viene istituita alla Kunsthochschule für Medien di Colonia la cattedra di ‘Umanizzazione della tecnologia’, esattamente quello che l’artista riesce ad infondere nelle sue video-installazioni: significati, conoscenza, filosofia, emozioni dell’anima.

Artista eclettico, ha attraversato più media, cinema, Tv, teatro, opera lirica, scenografia, moda, lasciando un segno stilistico unico e irripetibile; l’omaggio di Plessi a Pascali è appassionato e profondo, il riconoscimento del Premio  arriva dopo la partecipazione a 12 Biennali di Venezia, a mostre presso istituzioni prestigiose quali il Guggenheim di New York e Bilbao, al Centre Pompidou, il Museo Ludwig di Colonia e Budapest. Numerosi i premi vinti, tra cui la Quadriennale di Roma; ad Hannover viene consacrato come miglior artista; nel 2013 è stato inaugurato al Passo del Brennero il Plessi Museum, un diamante grezzo incastonato tra le montagne di Bolzano, scrigno prezioso e memoria storica di un artista capace di rinnovarsi e vitalizzare costantemente il panorama artistico internazionale.

Fabrizio Plessi è rappresentato dalla Galleria Contini di Venezia.

www.plessi.net