‘PINO PASCALI. CINQUE BACHI DA SETOLA E UN BOZZOLO’

È il titolo della mostra inedita ed esclusiva per l’Italia  che Fabio Sargentini, il gallerista e mèntore di Pino Pascali,  ha ideato per la Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare.

Nel marzo del 1968, a pochi mesi dal  suo tragico incidente, Pino Pascali presso la Galleria L’Attico di Fabio Sargentini, espone per la prima volta i “Bachi da setola”, sculture a forma di grandi bruchi realizzati con materiale industriale e dai colori sgargianti, spazzoloni in acrilico sostenuti da una struttura in ferro e posizionati ad invadere lo spazio della galleria.

Pascali presenta sempre le sue opere in modo scenografico e i Bachi da setola ben si prestano a dominare lo spazio con  forme morbide e variabili, un’invasione pacifica di elementi naturali creati artificialmente; nel contempo innesca  cortocircuiti tra parola e forma,  da seta a setola il passo è breve e l’artista ancora una volta si muove su diversi piani incrociando linguaggio e oggettualità.

Per rafforzare il concetto di finzione dell’arte, elabora delle finte ragnatele, simulate alla perfezione con fili, schiume, prodotti sintetici mescolati abilmente dallo stesso artista, e posizionate sul muro al di sopra dei finti-bachi realizzati con gli spazzoloni che appunto servono a togliere le ragnatele dal muro. Le ragnatele andarono perdute, poiché costituivano l’aspetto effimero e giocoso  dell’allestimento.

Dopo oltre 40 anni Fabio Sargentini propone un evento speciale ricostruendo filologicamente la mostra dei ‘Cinquebachi da setola e un bozzolo’ esattamente come fu allestita nel marzo del 1968 dall’artista insieme al suo  gallerista.

La mostra rappresenta una novità assoluta nel campo delle presentazioni delle opere di Pascali, l’idea di Fabio Sargentini è farla rivivere così com’era stata concepita nel 1968, per testare una carica e una forza non ancora esaurite.

Sarà presentato il volume ‘Pino Pascali. Catalogo generale delle sculture dal 1964 al 1968’ di Marco Tonelli, De Luca editore.

Il libro si attesta come la più esaustiva catalogazione delle sculture con un’ampia sezione dedicata ai Bachi da Setola.