GIANNI LEONE. Inventario: 1979 – 2015
Dagli anni ’70 al 2015, attraverso “Viaggio in Italia”.

A cura di Rosalba Branà e Antonio Frugis. Presenta Arturo Carlo Quintavalle.

Prosegue alla Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare il ciclo Paesaggio Contemporaneo inaugurato nel 2014 con la mostra “Il mare e il cielo. Pino Pascali e Luigi Ghirri”, proponendo una mostra che espone la visione del paesaggio urbano e mediterraneo grazie all’opera di Gianni Leone, un fotografo che ha contribuito a dare vita, insieme ad altri protagonisti ed eccellenti colleghi – quali Luigi Ghirri, di cui fu amico e compagno di lavoro, Olivo Barbieri, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci o Mimmo Jodice – al rinnovamento dell’iconografia della fotografia italiana, ribaltando stereotipi e luoghi comuni sul Bel Paese.

Il 20 febbraio alle ore 19 (fino al 3 aprile) il Museo Pino Pascali inaugura, infatti, la programmazione del 2016 con una antologica dedicata a Gianni Leone a cura di Rosalba Branà e Antonio Frugis in un allestimento realizzato insieme all’artista. Presenta lo storico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle. Intitolata Inventario: 1979 – 2015, la mostra ripercorre il lavoro e la vita dell’artista attraverso oltre 100 scatti realizzati dagli anni ’70 ad oggi ritraendo con occhi nuovi il paesaggio urbano tra Bari e l’intero territorio pugliese. Dopo la donazione di oltre 1000 fotografie al CSAC- Centro Studi e Archivio Documentazione dell’Università degli Studi di Parma, sarà il Museo Pino Pascali a beneficiare di una cospicua donazione da parte dell’artista.

L’opera fotografica di Leone è centrata su una personalissima declinazione di fotografia del paesaggio interiore che integra documentazione paesistica, immagine di memoria privata, ricerca critica sul linguaggio dell’immagine, dispiegandosi in più di trent’anni di viaggi, spesso ritorni, raccontati con fotografie in bianco e nero e poi, dal 1994, a colori.

Nato a Bari nel 1939, nella cui Università ha insegnato Storia delle dottrine politiche, Leone inizia a fotografare nel 1979 nel contesto di un’intensa attività di animazione culturale: dal 1981 al 1985 dirige la galleria Spazio Immagine dove espone la prima ricerca, “Letture”, e fino al 1983 promuove gli “Incontri di Spazio Immagine”, intensi cicli di conferenze e letture, affiancati da esposizioni monografiche, di respiro nazionale e internazionale. Tra gli altri coinvolge Luigi Ghirri, Mario Cresci, Giovanni Chiaramonte – che lo invita alla collettiva “Luogo e identità della Fotografia contemporanea Europea” (1982) – e Guido Guidi. Nel 1984 cura insieme a Luigi Ghirri ed Enzo Velati, con testi di Quintavalle e un racconto di Gianni Celati, il fondamentale Viaggio in Italia con il volume edito da Il Quadrante di Alessandria ed una mostra di oltre 300 scatti presso la Pinacoteca Provinciale di Bari.

Il progetto ribalta completamente la visione del Bel Paese, offrendo con uno sguardo inedito luoghi marginali, abbandonati, province, spiagge solitarie, casini, angoli deserti.

Ha svolto, inoltre, collaborazioni e ricerche come Fasti barocchi (sul barocco napoletano, 1984), Giardini d’Europa (1988), Ritorno al mare (1994), Nuovo Paesaggio italiano (1998), Mediterranea, Verde e Vintage (2005, 2008), e le più recenti Poi (2010) e Casa Ghirri (2011), intense riflessioni sugli spazi della perdita. Leone continua a realizzare i suoi Vaghi Paesaggi, vedute del vagabondare, della bellezza, dell’indeterminazione splendida e continuamente mutevole dall’esterno in cui, imperfettamente, ci si specchia.

La mostra sarà completata dal documentario “Gianni Leone” a cura di Nicolai Ciannamea, realizzato e prodotto nell’ambito del progetto arTVision – a live art channel (www.artvision.agency).

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  • Gianni Leone, Terlizzi, 1985