Il Premio Pino Pascali 2007, XI edizione, è stato assegnato all’artista albanese Adrian Paci sabato 23 febbraio 2007 ed è stato consegnato dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola nell’ambito della BIT – Borsa Italiana Turismo, presso la sala conferenze della Fiera di Milano-Rho. Hanno partecipato: l’Assessore al Turismo della Regione Puglia Massimo Ostilio, l’Assessore ai Beni Culturali Mimmo Lomelo, l’Assessore alle Attività Culturali e al Mediterraneo Silvia Godelli, il Sindaco di Polignano Angelo Bovino. La commissione giudicatrice ha così motivato l’assegnazione:

“Adrian Paci utilizza il linguaggio della scultura, della pittura, del video, della fotografia per mettere in scena i grandi temi dell’esistenza umana; le sue opere parlano della perdita dei luoghi di appartenenza, affrontano i temi della cultura migrante e nomade tipica della nostra contemporaneità, rappresentano con il linguaggio dell’arte tematiche quali la crisi identitaria e la diversità. Adrian Paci, come Pino Pascali, assorbe il mito delle radici mediterranee, le sue opere sono racconti visivi di storie che vengono da un luogo geografico e mentale comune a noi tutti, storie di un’umanità fragile e vulnerabile realizzate con tocco poetico e al tempo stesso profondo e complesso”.

In occasione del Premio è stato proiettato in anteprima per l’Europa il video girato dall’artista dal titolo Centro di permanenza temporaneo. Il breve filmato è una metafora tragica ed ironica sul concetto di nomadismo forzato e sulle contraddizioni della società del terzo millennio, girato in uno straniante aeroporto nel quale si muovono persone di etnie diverse, in un’attesa senza speranza, sospese in un tempo senza futuro.

Nato in Albania, a Scutari, nel 1969, Adrian Paci studia Pittura classica all’Accademia di Belle Arti di Tirana. Giunto per la prima volta in Italia con una borsa di studio nel 1992, vi ritorna definitivamente nel 1997, quando in Albania viene dichiarato lo stato d’emergenza. Trasferitosi a Milano, dove oggi vive, in meno di dieci anni l’artista raggiunge i vertici dello star-system dell’arte contemporanea internazionale partecipando a due edizioni della Biennale di Venezia; nel 2005 viene invitato a realizzare una personale al MOMA P.S.1 di New York, al Contemporary Art Museum di Huston, al Moderna Museet di Stoccolma e in altre importanti istituzioni italiane pubbliche e private. In contemporanea con la mostra personale al Museo Pino Pascali, Adrian Paci espone a New York in tre importanti rassegne, al MOMA PS1 in una collettiva sull’arte italiana, presso la Peter Blum Gallery e la Smith-Stewart Gallery. Per il 2008 partecipa alla Biennale di Bruxelles e tiene delle personali presso il Center Contemporary Art di Tel Aviv, la Bonnier Kunsthall di Stoccolma e il Kunstverein di Hannover – per citare solo alcune tra le sue partecipazioni.
Le sue opere si trovano in prestigiose collezioni pubbliche e private tra cui il Centre Pompidou a Parigi, il Moderna Museet di Stoccolma, il MOMA a New York, la Kunsthaus a Zurigo, la Gamec di Bergamo a cui si aggiunge l’opera acquistata dal Museo Pino Pascali.
E’ stato proiettato in anteprima per l’Europa il video girato dall’artista dal titolo Centro di permanenza temporaneo. Il breve filmato è una metafora tragica ed ironica sul concetto di nomadismo forzato e sulle contraddizioni della società del terzo millennio, girato in uno straniante aeroporto nel quale si muovono persone di etnie diverse, in un’attesa senza speranza, sospese in un tempo senza futuro.

L’opera di Adrian Paci acquistata dal Museo è Home to go, una grande fotografia del 2005.